Una breve storia della compagnia...
“Il Cenacolo dei Farfalloni” nasce sui palchetti del teatro La Nuova Fenice nella primavera del 2011, quando alcuni giovani osimani, incontrandosi per assistere a uno spettacolo, cominciano a progettare un varietà dialettale per l’imminente estate.
Dopo qualche mese di lavoro, a luglio i ragazzi presentano il loro primo spettacolo, “Multobè”: una carrellata di sketch, canzoni, poesie e riflessioni in vernacolo osimano.
“I ragazzi di Multobè”, accolti calorosamente dal pubblico della loro città, continuano per qualche mese a vedersi, finché l’Avis Comunale si offre di portare il loro varietà a teatro: nel marzo 2012, il gruppo calca il palcoscenico de La Nuova Fenice per la prima volta.
Dopo un’apparizione al Festival Nazionale del Teatro Dialettale di Agugliano, a ottobre lo spettacolo si arricchisce di nuove gag e prende il titolo di “Uorc in prògresse”; la compagnia si allarga a nuovi attori e diventa ufficialmente “Il Cenacolo dei Farfalloni”.
A Natale, il gruppo offre al pubblico la sua prima performance in lingua, leggendo brani di Blake, Baudelaire e Rimbaud alle Grotte del Cantinone in “Guardali, anima mia…”.
Dopo qualche mese di lavoro, a luglio i ragazzi presentano il loro primo spettacolo, “Multobè”: una carrellata di sketch, canzoni, poesie e riflessioni in vernacolo osimano.
“I ragazzi di Multobè”, accolti calorosamente dal pubblico della loro città, continuano per qualche mese a vedersi, finché l’Avis Comunale si offre di portare il loro varietà a teatro: nel marzo 2012, il gruppo calca il palcoscenico de La Nuova Fenice per la prima volta.
Dopo un’apparizione al Festival Nazionale del Teatro Dialettale di Agugliano, a ottobre lo spettacolo si arricchisce di nuove gag e prende il titolo di “Uorc in prògresse”; la compagnia si allarga a nuovi attori e diventa ufficialmente “Il Cenacolo dei Farfalloni”.
A Natale, il gruppo offre al pubblico la sua prima performance in lingua, leggendo brani di Blake, Baudelaire e Rimbaud alle Grotte del Cantinone in “Guardali, anima mia…”.
"La Bonanima de Bombetta"
La prima commedia vernacolare de “Il Cenacolo dei Farfalloni” arriva a teatro l’11 ottobre 2013, in collaborazione con l’Avis Comunale.
Scritta da Edoardo Cintioli e Beatrice Gatto, “La Bonanima de Bombetta” rievoca in maniera fantasiosa un fatto di cronaca realmente accaduto a Osimo nel 1874.
“La Bonanima de Bombetta” è tornata in scena per altre quattro volte. In occasione della replica all’Astra di Castelfidardo, il ricavato è stato devoluto, tramite l’Avis, ai volontari del gruppo R. Follereau. La serata di Numana è stata resa possibile dalla collaborazione con la Croce Bianca locale.
Scritta da Edoardo Cintioli e Beatrice Gatto, “La Bonanima de Bombetta” rievoca in maniera fantasiosa un fatto di cronaca realmente accaduto a Osimo nel 1874.
“La Bonanima de Bombetta” è tornata in scena per altre quattro volte. In occasione della replica all’Astra di Castelfidardo, il ricavato è stato devoluto, tramite l’Avis, ai volontari del gruppo R. Follereau. La serata di Numana è stata resa possibile dalla collaborazione con la Croce Bianca locale.
Dal 2015
Il 18 febbraio 2015 debutta la seconda commedia vernacolare della compagnia, intitolata "Cecetti Western", scritta a quattro mani da Edoardo Cintioli e Beatrice Gatto. L'opera vede protagonisti un gruppo di pionieri osimani finiti per caso nel Far West, che vengono travolti dall'arrivo di alcuni spietati bounty-killer americani.
Negli anni 2016 e 2017 la compagnia partecipa con sketch e vari tipi di animazione alle rievocazioni storiche di Osimo e dintorni, e prende parte, tramite alcuni attori, alla messa in scena di "Al contadino non far sapere", spettacolo scritto da Edoardo Cintioli e dedicato alla figura del sindacalista osimano Guido Maggiori (28 aprile 2017).
Nell'agosto 2018 viene presentata la prima commedia in lingua della compagnia: un adattamento de "Il malato immaginario" di Molière. Lo spettacolo di debutto si svolge nella suggestiva cornice di Piazza Duomo a Osimo, nell'ambito della rievocazione storica "Osimo Rivivi '700", alla quale la compagnia collabora stabilmente dal 2016.
"Il malato immaginario" viene replicato a teatro il 5 aprile 2019 in collaborazione con il Comitato osimano della CRI.
Negli anni 2016 e 2017 la compagnia partecipa con sketch e vari tipi di animazione alle rievocazioni storiche di Osimo e dintorni, e prende parte, tramite alcuni attori, alla messa in scena di "Al contadino non far sapere", spettacolo scritto da Edoardo Cintioli e dedicato alla figura del sindacalista osimano Guido Maggiori (28 aprile 2017).
Nell'agosto 2018 viene presentata la prima commedia in lingua della compagnia: un adattamento de "Il malato immaginario" di Molière. Lo spettacolo di debutto si svolge nella suggestiva cornice di Piazza Duomo a Osimo, nell'ambito della rievocazione storica "Osimo Rivivi '700", alla quale la compagnia collabora stabilmente dal 2016.
"Il malato immaginario" viene replicato a teatro il 5 aprile 2019 in collaborazione con il Comitato osimano della CRI.